Ralph Eugene Meatyard

Normal (USA), 1925-1972
Artista sperimentatore e poeta-filosofo, Ralph Eugene Meatyard è considerato uno dei padri storici della fotografia “visionaria” americana. Nel 1950 si trasferisce a Lexington, nel Kentucky, e qui entra a far parte del Lexingotn Camera Club, dove conosce Van Deren Coke, con il quale stringe un profondo legame di amicizia. Appassionato lettore, amico di scrittori e poeti, Meatyard trova ispirazione nella letteratura e nella filosofia più che nelle arti visive del tempo. Le sue fotografie rifuggono ogni convenzione: nello stesso periodo in cui in America imperversa la “straight photography” di Ansel Adams ed Edward Weston, Meatyard sperimenta immagini sfocate, scatti multipli e ritratti realizzati con lunghi tempi di esposizione. Affascinato da quanto più misterioso si possa nascondere nella vita ordinaria, costruisce opere dal tono surrealista e meditativo, dove i componenti della sua famiglia – la moglie e i tre figli – divengono attori di una fotografia inscenata in ogni dettaglio, sullo sfondo di paesaggi o di luoghi abbandonati. L’uso sapiente della luce, così come l’impianto fortemente narrativo che contraddistingue le sue opere danno luogo ad immagini enigmatiche e disturbanti, dove ogni particolare assume importanza e dove il compito di decifrare il significato è lasciato all’osservatore. L’autore proietta così la fotografia di famiglia come il rapporto tra verità e finzione, il problema dell’identità, la metafora o la presenza della morte nella vita quotidiana.
(tratto da: Fondazione Fotografia Modena)

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