Philip-Lorca diCorcia

Hartford (USA), 1951
Diplomato alla School of the Museum of Fine Arts di Boston, nel 1979 Philip-Lorca diCorcia completa la sua formazione a Yale, dove l'impronta di Walker Evans, che vi aveva insegnato sino al 1975, continua a esercitare influenza. Se l'attenzione di diCorcia verso la quotidianità e il ritratto urbano possono suggerire assonanze con il lavoro di Evans - si pensi alla serie sui passeggeri della metropolitana di New York fotografati di nascosto nel 1938 - l'approccio da lui elaborato segna nei confronti della tradizione documentaria una radicale distanza. Le sue opere sono infatti esito della combinazione tra realtà e finzione, ottenuta coniugando la casualità del flusso del reale con una rigorosa regia degli eventi. Attraverso la predisposizione di set fotografici, spesso nascosti, i personaggi che compaiono nelle immagini sono trasformati in attori impegnati a interpretare, il più delle volte a loro insaputa, il ruolo di se stessi. Che si tratti di familiari e amici colti nella quotidianità (A Storybook Life, 1975-1999), di giovani che vivono vendendo il proprio corpo per poche decine di dollari (Hustlers, 1990-1992) o di passanti isolati nel fluire caotico della strada (Heads, 2000-2001) i soggetti delle opere di diCorcia sono figure archetipiche della società contemporanea, la cui intensità emotiva deriva più dal ruolo assegnatogli dall'artista all'interno della scena che dalla loro interiorità di individui reali.
(Francesca Lazzarini)

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