Olivier Richon

Lousanne (Svizzera), 1956
Residente a Londra dal 1976, Richon concentra la sua ricerca prevalentemente sul genere dello still life, del quale propone una re-interpretazione allegorica. Le immagini sono considerate come testi, rebus da decifrare, generati dall’accumulo e dalla stratificazione di segni e significati e per questo suscettibili di molteplici letture e interpretazioni. In entrambe le opere entrate in collezione sono presenti proiezioni di dipinti, impiegati come fondali, contemplati da una scimmia. Come molti altri elementi presenti nelle fotografie di Richon, la presenza dell’animale dà adito a diverse letture: seguendo il pensiero psicanalitico, potremmo considerarla una proiezione della nostra stessa condizione di esseri umani, oppure potremmo vederla come emblema della pratica imitativa che la fotografia ha parzialmente ereditato dalla pittura. Resistendo a interpretazioni univoche e definitive, le opere di Richon esaltano la capacità allegorica della fotografia, sottolineando così il suo potere quale mezzo di riflessione e conoscenza.
(tratto da: Fondazione Fotografia Modena)

altri artisti della sezione Internazionale