Guido Guidi

Cesena, 1941
Dal 1956 è a Venezia dove studia prima Architettura allo IUAV e successivamente Disegno industriale, seguendo tra gli altri i corsi di Luigi Veronesi e Italo Zannier. È nel clima vivace del periodo veneziano che decide di dedicarsi con continuità alla fotografia. Dalla fine degli anni sessanta realizza importanti ricerche personali, indagando il paesaggio e le sue trasformazioni e sperimentando al contempo il linguaggio fotografico. Alla professione di fotografo affianca da anni attività di didattica e promozione della fotografia: nel 1989 avvia a Rubiera, con Paolo Costantini e William Guerrieri, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. Dallo stesso anno è docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dal 2001 insegna presso lo IUAV di Venezia. Guido Guidi è stato tra i primi, in Italia, a fotografare il paesaggio marginale e antispettacolare della provincia. Le sue ricerche sull’edilizia spontanea della Romagna orientale, o sulla Strada Romea che collega Cesena a Venezia, o quelle successive sulle aree industriali di Porto Marghera e Ravenna si concentrano su luoghi liminari, familiari al fotografo, e condividono un carattere aperto e interrogativo. Il lavoro da lui condotto negli anni è un’operazione simile a quella di uno “scavo stratigrafico”. Senza imporre idee preconcette raccoglie sistematicamente i segni del passato e del presente: le sue fotografie portano alla luce le tracce accumulate dall’uomo, attivando il pensiero – proprio e altrui – nel momento in cui la fotografia si guarda, nell’incessante ricerca di risposte alla perplessità suscitata da una realtà mutevole e sempre più precaria.
(tratto da: Fondazione Fotografia Modena)

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